Il trabucco, o trabocco, è un antica macchina da pesca tipica delle regioni che si affacciano sul mare Adriatico, come l’Abruzzo, il Molise e la Puglia. Il loro nome pare derivi dal latino Trabs, che significa trave.
Ma cosa sono nello specifico i trabucchi e come funzionano?
I trabucchi sono un’invenzione dei fenici, importata sulle nostre coste nel XVIII secolo. La particolarità di queste grandi macchine da pesca è quella di poter pescare anche quando non ci sono condizioni atmosferiche favorevoli. A rendere possibile ciò è la loro forma: una grande piattaforma in legno alle cui estremità pende una rete che viene immersa in mare e poi tirata su per prendere il pescato. Il tutto è costruito con tronchi di pino di Aleppo, un albero molto diffuso sulle coste adriatiche, resistente alle onde e alla salsedine.
I trabucchi oggi
Sulle coste della provincia di Foggia è stato stimato che ci fossero 36 trabucchi, di cui oggi ne rimangono purtroppo solo una decina. I trabucchi che si trovano nel territorio del Parco Nazionale del Gargano vengono considerati dei patrimoni monumentali e di conseguenza tutelati, in quanto il Parco Nazionale del Gargano, dal 2017, è entrato a far parte dei siti Unesco Patrimonio dell’Umanità.
Molti dei trabucchi in questa zona sono stati ristrutturati. Ma solo pochi di essi vengono usati ancora per pescare. Altri sono diventati delle attività commerciali, come ad esempio dei ristoranti, in cui poter mangiare accompagnati da un panorama molto suggestivo. Inoltre, proprio nella zona del Gargano, è possibile fare numerose escursioni per esplorare le coste, con le sue splendide spiagge, grotte, e naturalmente trabucchi. Quindi, se vi trovate in Puglia, vi consiglio vivamente di fare una di queste escursioni, adatte anche alle famiglie, di sicuro non ve ne pentirete!