Se pensate di conoscere bene la lingua italiana tanto da riuscire a comunicare in tutta l’Italia, beh allora pensateci due volte prima di visitare il magnifico sud. Qui anche i relatori più eloquenti, quando sentiranno parlare i veri pugliesi, dovranno presto fare i conti con i loro limiti linguistici. La Puglia è il luogo perfetto per aggiungere al vostro vocabolario alcune nozioni extra rispetto al lessico italiano standard, dato che i locali sono orgogliosi del loro dialetto e felici di condividerlo con i visitatori.
La regione è molto varia, e quasi ogni città e zona geografica ha parole ed espressioni proprie; i dialetti più presenti, però, sono il Barese e il Salentino
Il dialetto della città più grande della Puglia, Bari, è il cosiddetto “Barese”. Il barese è molto diverso dall’italiano vero e proprio e ha anche una sua voce su Wikipedia che mostra la declinazione del dialetto originale! Alcune delle espressioni più comuni sono:
Ué! – Ehila’!
Ci jè? – Cosa c’è che non va?
Mo me n’i à scí! – Ora devo andare!
Mo e ci jè?! – letteralmente: Ora, chi è questo?! significato: Wow, che è bello / impressionante.
Se ci si reca nell’area più meridionale della Puglia, il dialetto salentino è molto diffuso. Nel Salento il dialetto trova le sue radici nella lingua siciliana, a differenza del barese che è considerato una sorta di napoletano.L’espressione più diffusa nel Salento è “lu sule, lu mare, lu mare, lu ientu” (il sole, il mare, il vento). Questo semplice detto è la versione salentina di “Hakuna Matata”. Il sole che scalda il viso, l’acqua limpida e rinfrescante del mare nei piedi e il vento tra i capelli. La gente del posto vive di questa espressione, affermando che non c’è bisogno di molto per essere felici; non preoccupatevi troppo, ma godetevi il momento al meglio. Questa mentalità si riflette anche nella loro cucina: cibi e ingredienti semplici, puri, molto saporiti, provenienti direttamente dalla natura italiana, cucinati sempre in modo semplice e delizioso!
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Interessante!
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