Il comune di Accadia è un paese montano in provincia di Foggia con poco meno di duemilacinquecento abitanti. Sorge nella parte meridionale del Subappennino Dauno. I suoi abitanti si chiamano accadiesi. Il Santo Patrono è San Sebastiano e si festeggia il 20 gennaio. Il suo nome deriva da Aquediae, dal latino aqua(ca)diva, ossia acqua che cade.
Da visitare la Fontana Monumentale, il Santuario Madonna SS. Del Carmine sul Monte Crispignano e la Chiesa di Santa Maria del Teutoni. Cittadina di origine medievale, solo dal 1927 in provincia di Foggia, Accadia è sorta sulle rovine dell’antichissima città di Eca, che venne espugnata nell’anno 214 dl console Marcello e distrutta nell’anno 88 a.C. dal console Silla. In precedenza era un borgo irpino di antica origine e di tradizioni agricolo-pastorali, che avevano reso celebre il borgo per i suoi formaggi saporiti. Nel 1929, il paese irpino venne staccato dalla Provincia di Avellino per essere aggregato a quella di Foggia. Il paesaggio è un luogo incontaminato, in cui domina il verde lussureggiante dei boschi secolari e del caratteristico sottobosco dauno. Il Rione Fossi rappresenta il nucleo urbano più antico del paese, un mosaico di grotte e di antiche case di epoca medioevale, ha subito notevoli danni in seguito al terremoto del 1962.
Il Santuario della Madonna del Carmine sorge sul monte Crispignano a 1105 m. di altezza; ristrutturato agli inizi del XX secolo, include una cappella del 1694, eretta sui resti di quella originaria del XVI secolo. La Fontana Monumentale costruita agli inizi del XIX secolo si presenta come un piccolo pantheon sostenuto da quattro colonne in pietra locale. Su di essa spicca un pannello bronzeo raffigurante l’assedio del 1462, durante il quale gli abitanti di Accadia resistettero strenuamente per ben 19 giorni all’assedio delle truppe aragonesi. La Torre dell’Orologio eretta nel 1883, delimita, insieme alla fontana monumentale, piazza Ferro. Costruita in pietra martellata e mattoni colorati, è alta 10 metri e larga 6.
Il Palazzo cinquecentesco situato in via Borgo numero 16 è caratterizzato da una bella loggia cinquecentesca. Oggi è sede del Museo Civico. Per quanto riguarda la parte naturalistica interessante da vedere è il Bosco Paduli: è una delle zone verdi più suggestive dell’agro di Accadia. Il Bosco Madonna del Carmine che circonda l’omonimo santuario e vi si trova una delle tante sorgenti d’acqua di cui è ricco il territorio di Accadia e la foresta a galleria del torrente Frugno. Il Falò di San Sebastiano è la Festa patronale di Accadia che si celebra il 20 gennaio con grande solennità e devozione. Spero che il mio articolo vi abbia interessato e spero che riusciate a visitare questo splendido Paesino il prima possibile!