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Ricordi del Paese: Casalnuovo Monterotaro

Ricordi del Paese: Casalnuovo Monterotaro

Casalnuovo Monterotaro, i cui abitanti sono chiamati Casalnovesi, si localizza in cima ad una collina, è difatti uno dei paesini sparsi nel Subappennino Dauno settentrionale (assieme a Casalvecchio di Puglia e Castelnuovo della Daunia) con un paesaggio naturalistico molto interessante e vario.

Le notizie più antiche del paese risalgono al 1137 anche se ufficialmente si parla di Mons Rotarus solo nel 1250 per le vicinanze al Monte Rotaro o Monterotaro. Nel Settecento ebbe il suo luogo di culto più importante dedicato a Santa Maria della Rocca, luogo nel quale, secondo una delle leggende, la Madonna sarebbe apparsa a un contadino chiedendogli che le fosse costruito un tempio.

Un’altra famosa leggenda potrebbe essere quella dell’invasione di cavallette avvenuta proprio a Monterotaro che ha portato ad una riduzione dei suoi abitanti, i quali, spaventati, furono costretti a traferirsi a Casalnuovo.

Dal 1862 all’originario nome di Casalnuovo fu aggiunto “Monterotaro” per distinguerla da altre cittadine del Regno d’Italia con lo stesso nome (es: Casalnuovo di Napoli).

Casalnuovo è ormai un paese fantasma con poche attività commerciali e pochissime attività ricreative per ragazzi e bambini. Lo scenario cambia inaspettatamente nel periodo estivo e precisamente ad agosto (14/15 agosto maggiormente) quando il borgo si anima in occasione della festa patronale di “S. Maria della Rocca”, di sagre e festicciole varie e soprattutto del “Monterotaro Rock Festival”. Nato nel 2004 per ridare vitalità al centro gravemente colpito dal terremoto verificatosi il 31 ottobre 2002.

Termino con la speranza che “non vi abbia preso sonnolenza” o, meglio, come si è soliti dire a Casalnuovo, citando uno dei tanti modi di dire: “n v’è v’nut a papagn”.  

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Maria Pia Caputo