Il Monte Saraceno è un luogo magico, che emoziona ancora oggi chi decide di visitare il Gargano.
In questi luoghi, già nel IX secolo a.C. si insediò una popolazione pacifica, dedita all’agricoltura, alla caccia e alla pesca, i Dauni. Popolo molto diverso dai popoli italici del vicino appennino anche per il modo di onorare e seppellire i defunti.
Dall’alto di uno sperone di roccia a strapiombo sul mare, la necropoli del Monte Saraceno è il luogo ideale per passeggiate a contatto con la natura e la storia. A circa 5 chilometri dal centro abitato di Mattinata, un sentiero di pini d’Aleppo, mandorli e carrubi conduce alla sommità del Monte Saraceno, sull’estremità orientale del Gargano, dove sorge un’affascinante necropoli protostorica risalente a più di 2500 anni fa.
Sono più di 500 le tombe scavate nella roccia, in un misterioso paesaggio di pietra che si mescola alla natura selvaggia su uno dei più bei tratti di costa della regione. Circondata dall’antica città di Matino, la necropoli conserva le tracce del popolo dei Dauni, civiltà dedita all’agricoltura. Nelle sepolture sono stati ritrovati numerosi oggetti del corredo funerario, come teste scolpite, steli e scudi, oggi conservati nel Museo Civico cittadino.
Paradiso per gli amanti della natura e dell’archeologia, la necropoli è attraversata da sentieri di archeo-trekking che culminano nell’antica via sacra dei Dauni.
1 Comment
che posto interessante!
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